Il sole scendeva a picco, riflettendosi dolcemente su ognuno dei molti specchi d’acqua, creando fasci affilati che rimbalzavano sopra lo scorrere immobile. I gabbiani, gli aironi, le garzette sembravano sfruttarne la scia luminosa per attaccare le loro prede. Risalivano dal pelo d’acqua fieri e soddisfatti, pronti ad appagare il proprio appetito in volo, prima di rituffarsi nei corsi melmosi della laguna. Se proprio la sua auto lo doveva abbandonare improvvisamente, be’, era costretto a riconoscerle di aver scelto un luogo veramente magico.
Lio Piccolo, erroneamente definito isola, era in realtà un gruppo di isolotti intersecati da canali che spuntava alle spalle di Treporti, ad una manciata di chilometri da Venezia. La fine dell’estate sembrava essere stata creata per dar luce e luminosità a questo posto inusuale e incantato. Quindici chilometri di strada panoramica costeggiavano il litorale, dal quale spuntavano fiabesche le poche centinaia di metri dell’intero Lio (Lido). Da un lato, calme vasche di acqua salmastra puntellate da chiazze di terra che salivano in superficie, chiatte improvvisate dove molti limicoli sostavano prima di ripartire, alzandosi in volo per poi planare a caccia di altro cibo, altro pesce; dal lato opposto, parallele, coltivazioni di pannocchie, frumento, soia, orti coloratissimi, profumati e rigogliosi, e serre che proteggessero dagli inverni rigidi che ogni anno distruggevano il lavoro dei contadini. Un mondo quasi dimenticato, di agricoltori e pescatori. Natura antica, incontaminata, ovunque.
L’Altopiano nel cuore
€12.00Personaggi, mestieri, paesaggi, aneddoti ricordati dall’autore, emigrato in cerca di lavoro, che mai ha scordato i colori e le emozioni delle sue montagne.