Cusco, 1430 d.C.
“Ehi! Kusi, dove sei?”
“Sono qui, non agitarti Olla”.
“Come sarebbe non agitarti? Lo sai che l’amauta non perdona i ritardi. Tu stai sempre lì a sognare e poi ci prendiamo le bacchettate. Su, veloce, andiamo!”
L’amicizia fra i due ragazzi era iniziata ancor prima della loro nascita. Le madri, pur non essendo parenti tra loro, erano cresciute assieme come sorelle ed altrettanto avevano fatto i figli. La mamma di Kusi aveva sposato nientemeno che il re, il Sapa Inca Wiracocha, mentre quella di Ollanta il comandante della guardia. I giovani, quindi, appartenevano alla nobiltà Inca, la classe dominante che governava il Tahuantinsuyu, l’immenso impero delle quattro regioni, compreso fra l’oceano Pacifico e la maestosa cordigliera delle Ande.
Nobili o principi, tuttavia, Ollanta e Kusi Yupanki avevano dei doveri ben precisi e il più importante di questi era seguire con diligenza le lezioni dell’amauta, il saggio maestro direttore della scuola.
L’uomo senza patria e-book
€4.48La storia di Vincenzo, classe 1922, potrebbe essere quella di uno dei tanti italiani emigrati con la famiglia in Belgio all’inizio degli anni ’20.
La sua già dura vita viene stravolta dagli eventi che precedono il secondo conflitto mondiale.
Vincenzo viene trascinato nel turbine della guerra che coinvolge i paesi ai quali si era illuso di appartenere per nascita o per adozione.
L’autore raccoglie con grande sensibilità i lucidi ricordi di un Vincenzo già ultranovantenne dando alla trama la cadenza di un film d’azione.
Un racconto di sorti alterne, di passioni, di coraggio e di riscatto; la narrazione di una vita vissuta intensamente, anche qualche ricordo da tenere gelosamente celato: “Sulla mia guerra non ti ho detto proprio tutto… Non ho potuto!”