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Il Sussurro del Diavolo

Le vite di un uomo e di una donna si incrociano nella devastante esplosione del vagone di una metropolitana.
Si tratta di un attentato terroristico o di una tragica fatalità?
I servizi segreti indagano.
Una storia di complotti e doppio gioco, nella quale si fa strada la necessità di selezionare con cura le persone di cui potersi fidare.
Ma le scelte di Mansouri, agente segreto incaricato delle indagini, si riveleranno giuste?

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«Ho freddo… ho troppo freddo… e sento… sento il cuore che martella all’impazzata.»

«Cerca di restare calmo.» La voce della donna sembrò provenire da un luogo distante e sconosciuto. «Respira profondamente e concentrati. È fondamentale, per noi, che tu riesca a vedere.»

L’uomo disteso sul lettino fece un lungo respiro.

«Vedo… vedo una figura: è lontana, sfocata, non riesco a riconoscerla.»

«Calma, concentrati.»

«Adesso la vedo, sembra… È mio padre…»

Il suono ritmico dell’elettrocardiografo riecheggiava come una lenta litania nella stanza. Gli impulsi elettrici aumentarono d’intensità mentre la maschera d’ossigeno regolava l’afflusso d’aria. La flebo, agganciata a un’esile asta, lasciava cadere una goccia di liquido azzurro ogni trenta secondi. Il corpo iniziò a fremere. La dottoressa Marshal si avvicinò e con molta calma inserì l’ago di una siringa nel diffusore, iniettandovi un tranquillante. Il battito del cuore rallentò e il respiro si stabilizzò.

«Bene! Va tutto bene. Adesso cerca di rilassarti e di tenere concentrato il pensiero sull’obiettivo finale. Concentrati… concentrati…»

La voce fuori campo questa volta risuonò vicina alle sue orecchie.

«C’è confusione… molta confusione. Sento l’eco delle voci intorno a me, ma non riesco a vederli… È buio, è tutto buio.»