Marisa sta finendo di prepararsi: i capelli vaporosi, il trucco mette in risalto gli splendidi occhi scuri, le labbra coperte da un rossetto rosso corallo, un po’ di fard… un’occhiata allo specchio, un sorriso: il risultato è davvero ottimo.
Marisa ha un bellissimo viso, difficile non notarla: fisico asciutto, ben proporzionata, camminata decisa, sguardo…
Il sorriso si spegne, le mani corrono veloci verso il pacchetto delle salviettine struccanti con movimenti nervosi, quasi a volersi punire per una colpa mai commessa.
Il volto, completamente privo di trucco, è comunque bello, nonostante il velo di tristezza che fa diventare sempre più profonde le occhiaie.
“Maledetto” un sibilo esce dalle labbra contratte; la voce le si ferma in gola, come nelle mani si è fermato l’istinto di reagire.
Mai avrebbe potuto dimenticare la sensazione di freddo che l’aveva immobilizzata vicino al tavolino di vetro grigio opalescente, nell’ingresso, otto mesi prima…