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Ti parlo di me

Un ragazzo francese di fine Ottocento e una ragazza italiana dei giorni nostri, lontani nel tempo, raccontano le loro vite. Le loro vicende personali si intrecciano e si sfiorano a distanza di un secolo. Vite piene ed intriganti che testimoniano un legame profondo per la propria terra, le colline della Provenza per lui, le case colorate di Riomaggiore nelle Cinque Terre per lei, ma anche un continuo viaggio alla ricerca dei propri destini. Una corrispondenza epistolare che coinvolge il lettore e che fa vivere il piacere del viaggio, della scoperta e dell’attaccamento alle origini. Un delicato ed intrigante alternarsi di lettere di coetanei vissuti in epoche diverse fra il mare Tirreno e i borghi della Provenza.

Autore: Pagine: 272 Categoria:
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Théo è un giovane francese di modeste origini; lavora la terra della propria tenuta a Gordes, un affascinante borgo di pietra nel cuore della Provenza. Suo padre è un artigiano e lavora il rame, quando non si occupa dei campi e delle bestie. Sua madre Anne si occupa del frutteto e del piccolo campo di lavanda sul retro della casa. Raccoglie il miele delle api, prepara da mangiare, fa il bucato e lo stende su lunghi fili appesi tra gli alberi di pere.

Théo vive in questa casa da quando è nato, nel 1858. Ama la sua terra, le sue colline, i profumi e i sapori, la propria casa, il suo cane e i suoi genitori. A casa vivono anche i due nonni materni, i quali lavorano per ore nell’orto tutti i giorni.

Théo ha una travolgente passione per il mare, il che è inconsueto per un ragazzo nato e cresciuto a molte ore di viaggio a cavallo o in carrozza dalle rive del Mediterraneo.

Come il ceppo di un vecchio tronco, aggiungerà anno dopo anno i cerchi della sua vita. Un sasso nell’acqua scompare lasciando una frequenza di circonferenze concentriche nate in un punto e svanite chissà dove. Il mare non ha confini, per un uomo. La sezione di un tronco ha un centro e un perimetro: in un certo senso una fine, come un uomo.  Nonostante questa forte attrazione, non dimentica mai il suo centro, il punto di partenza dei suoi cerchi, e conosce benissimo il suo perimetro, il suo fine.

Agnese è una ragazza ligure. È nata nel 1985 a Riomaggiore, una delle meravigliose “Cinque Terre”. Abita in una casa color pesca con gli scuri verde bottiglia. La finestra della sua camera al terzo piano si apre sul corso principale, Via Colombo. Non troppo distante, si scorge il mare tra le lenzuola di una casa e i coppi sconnessi del palazzo di fronte.

Agnese è una bellissima ragazza e sua madre, non a caso, la chiama Sirenetta. I capelli biondi tagliati corti le si arruffano sulla testa in modo tanto buffo quanto sensuale. Nel viso sono incastonate due perle di un’ostrica rara. Riflettono con la stessa energia i colori freddi del mare e caldi del paese. Ama il suo paese, dove vivono poco più di mille persone. Le sembra di vivere in un antico villaggio e questa convinzione si rafforza ogni volta che torna da un viaggio in una grande città italiana o della costa meridionale francese.